
Nella conferenza stampa di Castel Volturno, il presidente Aurelio de Laurentiis è il primo a prendere la parola: "C'è stata una serie di risultati negativi, abbinata alla mancanza di molti giocatori che si sono infortunati (l'ultimo è Maggio, costretto a stare lontano dai campi di calcio per oltre 6 mesi, ndr). Da un lato, dunque, c'erano dei fattori che giustificavano l'andamento negativo , ma dall'altro avevo il timore che lo spogliatoio stesse rischiando di non crederci più, e che non reagiva più alle richieste e alle intenzioni dell'allenatore". Spegate le motivazioni della 'cacciata di Reja, De Laurentiis tente comunque una mano al suo ormai ex allenatore: "Ho parlato con lui, gli ho detto: 'Edy, ti voglio bene, ma lo spogliatoio nonti segue più, ese te ne vai adesso lo fai alla grande, mentre se esci a fine stagione magari con altri risultati negativi rovini tutto quello che di buono hai fatto dino a questo momento".
Spazio poi al nuovo tecnico, per il quale De Laurentiis mostra di nutrire stima e fiducia da molto tempo: "Non ho avuto dubbi nel prendere lui. Quattro anni fa ci eravamo conosciuti e da già allora, quando c'era qualche momento di crisi nella squadra, gli consigliavo di tenersi pronto...".
Il presidente del Napoli lascia poi la parola a Donadoni, non prima di aver rivolto una frecciata ai giornalisti, che in questi giorni si sono divertiti a ipotizzare i nomi dei possibili successori di Reja: "Ho letto una marea di stronzate e di cazzate... cercate di scrivere con la consapevolezza che se non sapete al 100% non dovete dire cose inesatte, ne va della vostra credibilità".
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