Coppa UEFA - Zenit battuto 2-0: l'Udinese sogna!

Negli ultimi cinque minuti l'Udinese trova due gol e "vede" i quarti di finale di Coppa Uefa: battuto lo Zenit San Pietroburgo al termine di una battaglia spettacolare che si concluderà la prossima settimana con la gara di ritorno in Russia

La 'Zona Cesarini' è stata ribattezzata anche troppe volte, ma i classici ultimi minuti di fuoco del giovedì di Uefa questa volta premiano il coraggio di una grande Udinese, capace di battere i detentori del trofeo dello Zenit San Pietroburgo.
I russi - unica squadra in grado di superare il Manchester United in una gara europea nelle ultime due stagioni! - si presentano al Friuli con un 4-3-3 speculare a quello dell'Udinese, ma i bianconeri dominano in avvio, con Di Natale, Quagliarella e Pepe che costruiscono almeno quattro palle gol nella prima mezz'ora tutta di marca friulana.
Lo Zenit inizia a crescere nel finale di primo tempo e prova ad offendere davvero nei primi minuti della ripresa: Tymoshchuk fa tremare la traversa di Handanovic al 48' per una partita che si fa sempre più aperta e spettacolare, con i due portieri al centro del palcoscenico.
Malafeev, infatti, nega la gioia del gol a Pasquale, Di Natale e Inler, mentre dall'altra parte il collega sloveno salva l'Udinese su due bordate di Zyrianov a un quarto d'ora dalla fine.
Marino si fa cacciare per proteste e quando il sinistro volante dell'immarcabile Antonio Di Natale muore ancora tra i guantoni del portiere russo a 10 dalla fine sembra proprio che non ci sia niente da fare. Poco dopo, però, Pepe trova l'accelerazione giusta a destra e mette dentro una palla radente che Quagliarella non può proprio sbagliare, nemmeno con una vera e propria ciabattata da due passi: 1-0 all'85'.
Lo Zenit prova una reazione d'orgoglio e la punizione di Tymoshchuk al 90' mette i brividi al pubblico di casa. I tifosi, però, si rianimano come poche altre volte sul ribaltamento di fronte: il neoentrato Obodo va giù in area (trattenuto?) e Iturralde Gonzalez indica il dischetto, con Di Natale freddissimo nel destro che fissa il 2-0 del triplice fischio finale, un risultato che fa ben sperare in vista del ritorno di San Pietroburgo e salva anche l'onore di questa Italia ben poco europea.

Luca Stacul / Eurosport
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