
L’ANNUNCIO IMPROVVISO – La presa di posizione di Riquelme ha sorpreso tutti, tanto da catalizzare l’attenzione dei mezzi d’informazione, che hanno dato ampio spazio alla vicenda. “Non abbiamo gli stessi codici di comportamento. Lui va in una direzione e io in un’altra, quindi sarebbe impossibile lavorare insieme”, ha detto Riquelme poco prima di annunciare l’addio alla nazionale e, di conseguenza, la rinuncia ai prossimi mondiali in Sud Africa. “Sapevo di essere convocato per l’amichevole contro la Francia, ma mi sono accorto che non avrei partecipato dopo una telefonata di Bilardo. Da quando Maradona è diventato commissario tecnico non mi ha mai parlato, ma sui giornali ha continuamente criticato le mie prestazioni”, ha lamentato Riquelme. Il 30enne fantasista, affermando di essere “già troppo grande per sostenere certe situazioni”, ha detto di soffrire molto per la decisione presa, ma che “è impossibile lavorare con una persona con cui non c’è chiarezza reciproca”. Pur augurando ogni fortuna ai compagni per la prossima avventura mondiale e dichiarando che "giocare per la nazionale è la cosa più bella che possa capitare a un calciatore”, Riquelme ha concluso assicurando che non farà nessun passo indietro.
LA RISPOSTA IMMEDIATA – Secca la reazione di Maradona, che pur criticandone le recenti prestazioni nel corso dell’ultima intervista non ha mai nascosto il suo debole per il numero 10 xeneizes tanto da anticipare l’intenzione di convocarlo per il doppio impegno di fine marzo nelle qualificazioni mondiali. “Riquelme si è sbagliato di grosso. Mi dispiace molto, ma di certo non mi metterò a piangere”, ha affermato pochi minuti dopo nel corso di un’intervista telefonica. “Ho sempre pensato ad una squadra con Riquelme al comando a tesserne le trame d’attacco, ma da oggi lo cancellerò totalmente dai miei piani futuri”, ha concluso il selezionatore, fedele alla promessa fatta al momento di assumere l’incarico, quando dichiarò che “chiunque rinunci a una convocazione potrà scordarsi la maglia della nazionale”.
IL “CORTOCIRCUITO” – Maradona si è detto sorpreso per l’uscita di quello che fino a oggi era per sua stessa ammissione tra i suoi prediletti, e pur avendo lamentato, attraverso i suoi portavoce, i ripetuti tentativi (senza successo) di mettersi in contatto telefonico con Riquelme, ha negato l’esistenza di “cortocircuiti” tra i due. “Non so di cosa parli quando si riferisce a codici di comportamento differenti. Sto solo facendo il mio lavoro di selezionatore, e Riquelme deve capire che oltre ai 22 convocati ci sono almeno altri 15 giocatori che scalpitano per giocare in nazionale”, ha concluso Maradona.
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Adriano Seu per Gazzetta.it