Andiamo ad analizzare i temi più interessanti dell'ultimo turno di A. E' sempre corsa a due per lo scudetto: sempre 7 i punti che dividono Inter e Juventus. Milan per la prima volta senza gol dopo 29 partite. Il Cagliari è salvo, il Catania quasiCAPITOLO UNO - Juve a valanga, ma l'Inter risponde
Nell'anticipo di sabato sera, la Juventus di Ranieri aveva distrutto all'Olimpico una Roma incerottata e piena di Primavera grazie alle prodezze di Iaquinta, Nedved e al gol di Mellberg. La risposta dell'Inter, sebbene Reggina e Roma non si possano paragonare, è arrivata il giorno dopo con il netto 3-0 rifilato agli amaranto di Nevio Orlandi. Un risultato frutto delle reti del fondamentale Cambiasso e della doppietta, pazzesco il suo secondo gol, di Zlatan Ibrahimovic che, a fine partita, ha spaventato i suoi tifosi lasciando intendere che potrebbe anche lasciare la Milano nerazzurra alla fine della stagione. "Pensiamo a vincere il campionato, poi a fine stagione si vedrà...", ha detto lo svedese dopo Inter-Reggina. Mourinho fa così meglio di Mancini: dopo 29 turni, i punti del tecnico italiano erano 68, quelli del portoghese sono invece 69. Tornando all'attualità, tra Inter e Juve i punti di differenza sono sempre 7 con ancora 9 partite da giocare: il campionato, nonostante vede l'Inter ancora favorita, non si può ancora considerare chiuso...
CAPITOLO DUE - Dopo 29 partite, il Milan rimane a secco
Per la prima volta da 29 partite a questa parte (era il 2 ottobre 2008, Cagliari-Milan 0-0, ndr), la formazione di Carlo Ancelotti non trova la via del gol al San Paolo contro il Napoli nel posticipo della 29a giornata di Serie A. I rossoneri le hanno provate tutte, con i partenopei che recriminano per via del gol ingiustamente annullato ad Hamsik, ma lo stop contro la squadra dell'ex Donadoni mette ora a rischio il terzo posto. Il Genoa dietro corre: e la distanza dai rossoneri è di soli quattro punti. Se la Juve crede nello scudetto, perchè Gasperini non potrebbe riprendere il Milan?
CAPITOLO TRE - Genoa, Fiorentina, Roma: chi in Champions League?
Per l'ultimo posto che vale la Champions League è corsa a tre. Domenica si ripartirà con il Genoa a quota 51, la Fiorentina a 49 e la Roma a 46. La formazione di Gasperini è certamente la più in forma, ha imparato a vincere anche quando non gioca benissimo, contro l'Udinese successo importantissimo, ma anche fortunato, e può contare sull'entusiasmo di giocatori che l'Europa non l'hanno nemmeno mai giocata. Dopo un periodo opaco, la Fiorentina torna a vincere nel derby toscano contro il Siena dopo quattro partite (Fiorentina-Chievo 2-1, ndr) e, cosa ancor più importante considerato anche l'infortunio di Gilardino, ritrova i gol di Mutu, sua la rete decisiva nella sfida contro i bianconeri di Giampaolo. Non deve essere un alibi, ma la Roma è davvero sfortunata: fra squalificati e infortunati, Spalletti in questa stagione non ha praticamente mai potuto far giocare la "sua" squadra, con l'ovvia conseguenza che la classifica piange. E' infatti più vicino alla Roma il Cagliari (46 i punti dei giallorossi, 42 quelli dei rossoblù) di quanto non lo sia il quarto posto del Genoa, con il Grifone che guida il terzetto delle aspiranti alla Champions League con 51 punti.
CAPITOLO QUATTRO - L'opaco periodo di Bologna e Torino
"Mihajlovic non si tocca", fa sapere la dirigenza rossoblù, la panchina di Novellino invece traballa sempre più. La situazione di Bologna e Torino comincia a farsi quasi disperata. I granata non vincono da quattro partite, contro l'Udinese lo scorso 22 febbraio, nella gara che racchiude anche l'unico successo del Torino nel 2009: nelle altre 12 partite dopo la sosta, sei sconfitte e altrettanti pareggi rappresentano un ruolino di marcia da retrocessione. Per il Bologna, dopo il promettente avvio della gestione Mihajlovic, sono arrivati i primi problemi. La sconfitta interna contro il Cagliari arresta la corsa felsinea che vede ora lontano 4 punti il quintultimo posto occupato momentaneamente dal Chievo di Di Carlo.
CAPITOLO CINQUE - Cagliari: è salvezza, e quasi Uefa
Con la vittoria in trasferta al Dall'Ara di Bologna, il Cagliari ha raggiunto (e superato) la ipotetica quota salvezza fissata a 40 punti e ora punta dritto verso l'Europa. La formazione di Allegri, che nelle ultime partite ha un po' rallentato la sua corsa, vede vicinissimo il sesto posto della Roma. Perchè non provarci?
CAPITOLO SEI - Chievo, da spacciato a rinato. Il Catania è quasi salvo
Era una squadra data per morta, ormai già retrocessa dopo il solo girone di andata. 21 punti nelle ultime 12 hanno mandato la formazione del nuovo tecnico Di Carlo in una posizione di classifica quasi tranquilla. La vittoria contro il Palermo nell'ultima giornata permette ai clivensi di staccare il Bologna e di mettere fra sè e il terzultimo posto addirittura sei punti. Discorso a parte, invece, per il sorprendente Catania di Walter Zenga: la formazione siciliana batte la Lazio nell'anticipo pomeridiano del sabato e sale a quota 37 punti: la salvezza è praticamente raggiunta.
CAPITOLO SETTE - Pazzini: sicuri sia lo stesso di Firenze?
Era triste, giocava poco e, soprattutto, non segnava mai. A Genova ha invece praticamente stampato in ogni momento sulla faccia un sorriso gioioso, è impiegato con continuità e, dato che gli ha regalato anche la Nazionale, la butta sempre dentro. Il cambiamento di Giampaolo Pazzini ha dell'incredibile, tanto che diviene quasi lecito porsi delle domande: siamo sicuri che il Pazzo della Sampdoria sia lo stesso giocatore visto con la maglia della Fiorentina?
Andrea Tabacco /
Eurosport