Champions League - La voglia di David, la febbre di Mexes

Mentre Ranieri sembra intenzionato ad affidarsi alla voglia di riscatto del francese, Spalletti fa i conti con una formazione piena di acciaccati, e Mourinho prepara le solite sorprese

Emergenza. E' la parola che, in modi diversi, accomuna purtroppo le tre italiane che si preparano ad affrontare il ritorno degli ottavi di Champions League, secondo atto della sfida incrociata tra Serie a e Premier League. Senze creare allarmismi eccessivi, il minimo che si può dire è che Ranieri, Spalletti e Mourinho speravano di presentarsi all'appuntamento in condizioni migliori.
Nella prima sfida di questa sera, il tecnico juventino dovrà inventarsi difesa e centrocampo. Alle assenze ormai croniche di Camoranesi e Cristiano Zanetti, si sono infatti aggiunte negli utlimi giorni quelle di Marchionni, Legrottaglie e soprattutto Sissoko, pedina fondamentale del centrocampo, soprattutto in un confronto contro gente come Ballack, Lampard, Mikel e, volendo, anche il recuperato Essien (che partirà però dalla panchina). Se nella linea arretrata sembra scontata la presenza di Mellberg al fianco di Chiellini, in mezzo al campo Ranieri deve decidere se puntare sulla freschezza di Marchisio o la cattiveria agonistica di Poulsen. Si parla anche di un'ipotesi tridente, con Iaquinta esterno ad affiancare la coppia di attacco, che pare proprio sarà Del Piero - Trezeguet. Se la scelta di rinunciare ad Amauri, e puntare sulla volgia di riscatto del francese, sembra audace, l'idea di affidarsi al tridente pare davvero eccessiva. Più probabile allora il ricorso all'esperienza di Salihamidzic. Sul fronte opposto, Hiddink annuncia una partita d'attacco, ma con ogni probabilità si affiderà al solo Drogba di punta, con Kalou e Malouda a sostegno. Dietro, Carvalho è recuperato, difficile però che il tecnico olandese lo rischi subito in un match così importante: più facile vedere in campo la coppia Terry-Alex.
Per la Roma, la buona notizia è che Totti quasi sicuramente ci sarà. La domanda però è sempre la stessa degli ultimi mesi: in quali condizioni? Una domanda che purtroppo per Spalletti questa volta non coinvolge solo il capitano. La lista degli indisponibili è presto fatta: Cicinho (operato ieri), Perrotta e Cassetti, cui si aggiunge l'assenza più grave, quella dello squalificato De Rossi. Il problema è che tra i disponibili molti sono gli acciaccati, oltre a Totti. Le condizioni di Pizarro sono sensibilmente migliorate, rispetto all'allarme di sabato, ma Spalletti deciderà domani se rischiarlo. In gruppo è rientrato Aquilani, ma la caviglia è ancora dolorante, e il rischio di una ricaduta sembra sconsigliarne l'utilizzo dal primo minuto. Sia Aquilani che Pizarro sono comunque convocati, e almeno uno dei due dovrebbe esserci. Ci sarà sicuramente Vucinic, che ieri si è allenato a parte per un affaticamento: il montenegirno probabilmente agirà sulla sinistra alle spalle di Totti, con Taddei sull'altra fascia e forse Julio Baptista in mezzo. La tegola dell'ultima ora è la febbre di Mexes, che però non può mancare. Almeno la Roma comunque può consolarsi con l'idea che gli avversari non stanno meglio: va bene il recupero di Eduardo, ma un Arsenal senza Fabregas e Adabayor non è lo stesso Arsenal.
Per l'Inter le ultime ore hanno riportato un po' di serenità, dopo il doppio infortunio di Materazzi e Burdisso contro il Genoa, cui ieri si è aggiunto il definitivo forfait di Chivu. Cambiasso sembrava destinato ad arretrare ancora una volta al centro della difesa, ma nelle ultime 24 ore si è diffuso ottimsimo sulle condizioni di Samuel. Il Cuchu quindi dovrebbe essere nel cuore del centorcampo, dove Mourinho può scegliere tra diverse opzioni. La certezza della vigilia (vediamo quanto durerà) è che il tecnico portoghese si affiderà a un'unica punta (serve dire chi?), in un modulo quasi spallettiano in cui alle spalle dell'Intoccabile potrebbero muoversi Stankovic e il redivivo Mancini. In ogni caso pare che Mou voglia comunque regalare qualche sorpresa, tipo la definitiva consacrazione di Balotelli a scapito di Adriano, e il rilancio (azzardato?) di Vieira al posto di un Muntari che nelle ultime settimane è sembrato effettivamente in calo. Sull'altro fronte, le assenze sono sempre quelle di Gary Neville, Rafael e Brown, ma Rio Ferdinand ha recuperato e tornerà quindi a formare con Vidic (squalificato all'andata) quella che è forse la più forte coppia di centrali del panorama europeo. A destra si sacrificherà ancora una volta O'Shea, forse unico punto debole di una squadra che per il resto ha solo problemi di abbondanza. Rispetto al match di quindici giorni fa, dovrebbe esserci spazio per Scholes e Rooney, al posto di Giggs e Flethcer.
fonte: Guido Guenci / Eurosport
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