Il capitano giallorosso non ha partecipato alla sessione mattutina a Trigoria: in fortissimo dubbio la sua presenza per la gara di sabato contro la Juventus
Il ginocchio continua a scricchiolare, e
Francesco Totti è costretto ad alzare bandiera bianca per l'ennesima volta: il capitano della Roma non si è presentato a Trigoria per la sessione di allenamento mattutina, unendosi così alla lunga lista di infortunati che già affolla l'infermeria giallorossa. La sua presenza per la supersfida di sabato sera dellìOlimpico contro la Juventus è in fortissimo dubbio (per non dire appesa a un sottilissimo filo), una tegola che grava sulla squadra di Spalletti già colpita da quelle di Vucinic (mal di schiena), Taddei, Aquilani e Baptista (risentimento al polpaccio); hanno invece lavorato a parte Perrotta (bicicletta), Cassetti e Menez. Con Cicinho e Juan alle prese con le rispettive riabilitazioni, Spalletti ha avuto ha propria disposizione soltanto 13 giocatori (compresi 2 Primavera).
Totti, che ha svolto soltanto fisioterapia, dovrebbe verosimilmente rientrare a pieno regime dopo la sosta per le Nazionali, nella speranza che possa recuperare uno stato di forma accettabile per trascinare la Roma a un finale di stagione in crescendo.
Il nuovo stop forzato di
Totti segue direttamente l'incontro fra il capitano giallorosso e Luciano Spalletti, che ha seguito l'eliminazione dall'Europa per mano dell'Arsenal e il pareggio contro la Sampdoria che non ha permesso alla Roma di approfittare del passo falso della Fiorentina a Milano per rientrare in zona Champions.
Totti, che è in attesa di una proposta di rinnovo contrattuale con la Roma ("Arriverà al momento opportuno", spiega Rosella Sensi), ha giurato fedeltà eterna ai colori giallorossi ed esternato il proprio desiderio di riconquistare il quarto posto in campionato e la Champions per la prossima stagione.
"Mi sento pronto e integro per poter giocare ancora tanti anni - ha spiegato il capitano della Roma - smetterò soltanto quando non ce la farò più, sperando che Spalletti possa allenarmi fino al termine della mia carriera. La sintonia fra me, l'allenatore e la società è totale: abbiamo tutti un unico obiettivo, il bene della Roma e soprattutto la qualificazione alla Champions League per regalare ai nostri tifosi ancora tante soddisfazioni. Questo gruppo può dare ancora tanto, e sono sicuro che lo farà indipendentemente dagli interpreti".
Daniele Fantini /
Eurosport