Incredibile ventata di novità in Formula Uno. Il campione del mondo del prossimo campionato piloti sarà il driver che avrà conquistato il maggior numero di Gp nel corso della stagione. A stabilirlo è il Consiglio della Federazione Internazionale (Fia) riunitosi oggi a Parigi.
Come si legge direttamente sul sito della Federazione, "il Consiglio ha accettato la proposta avanzata da Formula One Management (che detiene i diritti commerciali del Mondiale, ndr) di assegnare il titolo piloti al driver che avrà vinto il maggior numero di gare durante la stagione". "Se due o più piloti - si legge sempre nella nota - termineranno il campionato con lo stesso numero di successi, il titolo verrà attribuito a chi avrà ottenuto più punti".
E' una sorta di rivoluzione copernicana per la F1, che manterrà comunque i punteggi del passato: 10 al primo classificato, 8 al secondo e 6 al terzo. Il campione del mondo sarà quindi chi, alla fine del Mondiale, avrà ottenuto il maggior numero di successi parziali mentre, alle sue spalle, la classifica verrà stilata in base ai punti raccolti durante l'anno.
Resta invece tutto invariato per quanto riguarda il Mondiale costruttori: la classifica sarà infatti determinata in base ai punti che ogni pilota del team guadagnerà gara per gara. Bocciate, infine, le proposte di Ecclestone, che avrebbe voluto l'assegnazione di medaglie ricalcando quello che è il modello olimpico, e quella avanzata dalla Fota, l'associazione dei team del circus, che avrebbe voluto portare a 12 i punti guadagnati dal pilota che vince il singolo Gran Premio, e darne 9 al secondo e 7 al terzo.

Per quanto riguarda il budget, la Fia ha stabilito che nella prossima stagione (2010) i team che lo vorranno potranno anche gareggiare con vetture che rispettano un tetto di 33 milioni di euro, cifra che dovrà coprire ogni spesa. "In alternativa alla gestione ai sensi della normativa esistente, che deve rimanere stabile fino al 2012, tutte le squadre avranno la possibilità di competere con auto costruite e gestite secondo un tetto di spesa - ha spiegato la Fia - che dovrà coprire tutte le spese". Le squadre che opereranno in questo regime "avranno maggiore libertà tecnica, potendo sviluppare, tra l'altro, ali mobili e un motore non soggetto al congelamento dello sviluppo".
Novità anche per quanto riguarda i test: ai team sarà concesso di effettuarli tra la fine della stagione e il 31 dicembre dello stesso anno e potranno essere fatti solo per tre volte da un pilota emergente che non ha disputato più di tre gran premi nei 24 mesi precedenti.
Pronta la replica della Fota che, attraverso una nota, "esprime delusione e preoccupazione per quanto stabilito in maniera unilaterale". Lo afferma il presidente della associazione dei team di F1, Luca Cordero di Montezemolo. "Il nuovo quadro regolamentare definito dalla Fia a partire dal 2010 rischia di stravolgere la vera essenza della Formula 1 e i principi che lo rendono uno degli sport più popolari e più attraenti" ha aggiunto "Visti i tempi e le modalità con cui queste modifiche sono state decise riteniamo necessario esaminare attentamente la nuova situazione e fare di tutto per mantenere, in momenti così difficili, un quadro regolamentare stabile senza continui stravolgimenti che creano solamente sconcerto e confusione nelle case automobilistiche, nei team, nel pubblico e negli sponsor". Presupposti buoni per l'inizio di stagione, che si avvicina inesorabilmente.....
Andrea Tabacco / Eurosport