
Per l'anticipo contro i bianconeri Spalletti si troverà a dover far fronte ad una nuova emergenza: il tecnico non avrà sicuramente a disposizione Cassetti, Perrotta, Juan Cicinho e Taddei. Aquilani ha ancora la caviglia infiammata e dovrà rispettare in questi giorni, il programma di recupero con fisioterapia. Juan ha ricevuto l'autorizzazione della società per andarsi a curare in Brasile dove rimarrà una decina di giorni. Sabato ci saranno anche quattro squalificati: Diamoutene, Pizarro, Motta e De Rossi, per cui la società ha fatto ricorso vista la squalifica di due giornate comminatagli a seguito dell'espulsione ricevuta contro l'Udinese.
E di fronte ci sarà una Signora assetata di punti: le giornate corrono, e il distacco dalla vetta non cambia, ma la squadra di Ranieri insiste. E per tenere viva la speranza scudetto prova anche a recuperare Trezeguet. Che sarà pure un "bambino viziato", ma con un fiuto per il gol come pochi altri. E l'assenza di Amauri pesa. Guai muscolari permettendo, veri o diplomatici che siano, all'Olimpico 'Trezegol' dovrebbe esserci. Stesso discorso, ma con tutti altri presupposti, per Sebastian Giovinco. Il giovane campioncino è stato grande protagonista della vittoria in rimonta contro il Bologna. Il futuro, con Nedved a un passo dall'addio, è tutto suo, anche se il ruolo sulla fascia sinistra gli sta un po' stretto, come conferma il suo procuratore Claudio Pasqualin, contento però di aver respinto tutte le ipotesi di cessione. Anche lo scambio con Cassano.
Dunque il piccolo Sebastian ha tutte le carte in regola per restare in bianconero e seguire le orme di capitan Del Piero. Che, a 34 anni suonati, non pare intenzionato a perdere il vizio del gol. La prima doppietta di questa stagione contro il Bologna ha proiettato il numero dieci a quota 257 reti, tra campionato e coppe. Nella classifica dei migliori bomber ha addirittura superato un mostro come Boninsegna, e sta per agguantare niente meno che Gabetto. Nomi che hanno fatto la storia del calcio. Quella a cui lui spera di aggiungere ancora qualche pagina. Compresa quella di uno scudetto vinto in rimonta quando ormai sembrava già cucito sulla maglia dell'Inter. L'impresa, è già capitata nella stagione 1966-1967 e si è ripetuta nel 2002. Sperare, dunque, è lecito....
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