
Il giocatore è stato affrontato in tackle in piena area da un difensore avversario e il direttore di gara non ha avuto dubbi ad accordare il penalty al Rapid. Ma Lazar ha richiamato l'attenzione dell'arbitro e, ammettendo di non aver subìto nessun fallo, l'ha convinto a ritornare sulla sua decisione. Era il 63' e il Rapid stava vincendo già 2-0 ma questo non sminuisce il valore del gesto. La squadra della capitale avrebbe poi vinto 4-0.
FAIR PLAY MADE IN ITALY - Il gesto di Lazar non è, per fortuna, isolato. Qualche anno fa nella nostra serie A abbiamo potuto apprezzare il fair play del romanista Daniele De Rossi. Durante una partita col Messina nel 2006, De Rossi spiegò all'arbitro e ai compagni di aver commesso un fallo di mano, facendosi annullare una rete già accordata. E come dimenticare Paolo Di Canio che nel 2000, durante il match del suo West Ham con l'Everton, in Premier League, rinunciò a segnare un gol facile facile dopo avere visto il portiere avversario cadere rovinosamente a terra. Per quel gesto l'ex attaccante della Lazio, oltre alla standing ovation di tutto lo stadio, ricevette il premio Fair Play dell'anno e una lettera ufficiale di encomio della Fifa, firmata Joseph Blatter.
IL PRECEDENTE DI FOWLER - Sempre in Premier, nel 1997, l'attaccante del Liverpool Robbie Fowler fu protagonista un episodio molto simile a quello di Lazar. Il giocatore dei Reds, senza consultarsi con i compagni, andò dritto verso l'arbitro per cercare di convincerlo di non aver subito un fallo da rigore dal portiere dell'Arsenal David Seaman. Quella volta, però, fu tutto inutile e il direttore di gara non cambiò idea. Fowler, in ogni caso, ricevette il Fifa Fair Play Award. E ora il Premio, c'è da scommetterci, fnirà in Romania.
fonte: repubblica