
Nove partite, nove finali che separano il club di via Durini dal tricolore numero 17. Bando alla scaramanzia, i nerazzurri non possono permettersi di correre il rischio di essere agganciati dai nemici bianconeri. Già nella scorsa stagione la squadra di Mancini, che aveva maturato un netto distacco dalla Roma, subì un crollo di rendimento negli ultimi mesi che rinviò all'ultima giornata la conquista di un titolo che sembrava ampiamente archiviato.
Ma, senza nulla togliere alla squadra della capitale, negli ultimi anni grande spina nel fianco dell'Inter, quest'anno la sfida è contro un avversario storicamente più temibile. Il campo ha per ora dato ragione ai nerazzurri di Mourinho che, nell'ultimo incontro con la Vecchia Signora, hanno mostrato un'evidente superiorità imponendosi per 1 a 0 a Milano. Ma Juve-Inter va ben oltre il terreno di gioco, è la sfida tra chi si è vista, giustamente, privata di due scudetti e gettata nell'incubo della serie cadetta e di chi, invece, proprio in Calciopoli ha individuato il trampolino di lancio per un'ascesa inarrestabile. È il derby d'Italia, una partita in cui orgoglio ferito, rivalsa, dignità, senso di giustizia e di ingiustizia prevalgono sulle qualità balistiche delle squadre. In palio, per entrambe, c'è una posta altissima. L'Inter, vincendo, risponderebbe alle accuse di chi l'ha dipinta potente poichè priva di antagonisti e sancirebbe in maniera indiscutibile la propria forza. Vincere, per la Vecchia Signora, significherebbe tornare alla "normalità", uscire in maniera definitiva dal buio del passato recente e, soprattutto, ristabilire il gioco dei ruoli.
Ma per il big match di Torino c'è ancora tempo. Prima gli undici di Mourinho dovranno affrontare la difficile trasferta di Udine, poi sarà la volta della sfida interna contro il Palermo, quindi Juventus-Inter. Lo Special One potrebbe però dover fare a meno di una delle colonne portanti dell'Inter. Quasi certo il forfait di Maicon nella gara con l'Udinese, a sua volta priva di Di Natale infortunatosi con la Nazionale, mentre i nerazzurri sperano di poter recuperare il forte terzino in vista di Palermo e Juve. Se si guarda indietro, d'altronde, è inevitabile constatare come, nella maggior parte dei match disputati quest'anno, al di là delle quattro reti messe a segno, la presenza del difensore sia risultata sempre decisiva. Unica assenza registrata è quella del 10 gennaio, quando, al rientro dalle vacanze, l'Inter priva di Maicon non è andata oltre l'1-1 in casa contro il Cagliari. Vorrà pur dire qualcosa!
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