
Pato ha parlato nel corso di 'Esporte Espetacular', trasmissione sportiva della tv Globo, raccontando come a 11 anni - prima di approdare all'Internacional di Porto Alegre - se l'era vista brutta, dopo essersi rotto per due volte di seguito il braccio nello stesso punto. Gli accertamenti avevano individuato un tumore, poi rivelatosi benigno, che per un certo tempo fece temere la necessità dell'amputazione.
Nella stessa trasmissione, Jorge Macedo, coordinatore delle categorie di base dell'Internacional ai tempi di Pato, lo ha ricordato come un ragazzino "sempre molto freddo", che non fece nessun dramma della chirugia attraverso la quale era dovuto passare. "Si emozionava solo quando parlava al telefono con i genitori o quando loro venivano a trovarlo, allora piangeva - ha ricodato Macedo - Si vede che viene da una famiglia con una struttura molto forte, unita".
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