
Diversa la mancata chiamata del gioiello nerazzurro, Davide Santon. E’ piccolo, non ha esperienza, deve maturare. Saranno state queste le frasi balenate nel cervello di Lippi, oppure è convinto che Grosso e Dossena siano più forti e più affidabili? Quando un calciatore è bravo non si dovrebbero avere dubbi e non si dovrebbero fare calcoli. Il “bambino” nerazzurro, così è stato battezzato da Josè Mourinho, è il presente e sarà il futuro del calcio italiano, quindi non si capisce perché un ragazzo che ha affrontato, senza timore e senza sbavature, gente del calibro di Rooney, Cristiano Ronaldo, Ronaldinho, Seedorf e altri veri “uomini” del calcio Mondiale, non possa scontrarsi con Jovetic, McGeady o Duff.
Ma non solo. Lippi ha chiamato Bocchetti, ottimo giocatore, ma si è completamente dimenticato che in Italia ci sono calciatori giovani, che potrebbero fare tanta esperienza internazionale giocando uno squallido e facilissimo girone di qualificazione. Non servono “big” ultratrentenni per sconfiggere il “vecchio” Trap. Un mix di maturità e freschezza sarebbe la ricetta ideale per costruire una valida nazionale per i prossimi Mondiali e per le successive competizioni. Marchetti, Santacroce, Santon, Cassano, Mannini e Balotelli meriterebbero immediata considerazione senza aspettare che in Sudafrica ci facciano neri. Se qualcuno avesse dei dubbi provi a porsi questa domanda: “ Se fossi l’allenatore del Milan e dovessi disputare la finale di Champions League avendo in rosa Cassano e Pepe, chi farei giocare? Se fossi l’allenatore dell’Inter e dovessi giocare la partita scudetto avendo in rosa Balotelli, Pepe e Quagliarella, chi farei giocare? Se fossi l’allenatore della Juventus e dovessi giocare la partita più importante della stagione avendo in rosa Santon e Dossena, chi farei giocare? E tra Marchetti e De Sanctis, chi farei giocare?”. Ponetevi queste domande, ovviamente pensando all’attuale stato di forma e al futuro, e le risposte saranno quelle che Lippi dovrà dare, se continuerà con le sue scelte da Campione del Mondo, dopo gli “schiaffi” sudafricani.
Christian Recalcati
fonte: tuttomercatoweb