Serie A - La 30a giornata di A divisi in capitoli (tutti i numeri delle partite)

Andiamo ad analizzare i temi più interessanti dell'ultimo turno di A. L'Inter perde i pezzi, ma allunga, la Juve inciampa: citazioni particolari per Palombo, Cavani, Thiago Motta e Jovetic

CAPITOLO UNO - L'Inter perde pezzi, ma allunga
Lo scudetto è ormai a un passo, ma l'Inter vista a Udine contro la formazione di Marino non ha affatto convinto. Poco importa, però, perchè dietro la Juve frena e allora la distanza fra le prime due forze del campionato aumenta ancora. Sono adesso nove i punti che i nerazzurri possono gestire sulla Vecchia Signora: un gap che, con solo otto giornate ancora da giocare, pare al momento incolmabile. Capitolo infortuni: dopo Maicon, l'Inter deve affrontare anche lo stop imprevisto di Julio Cesar. Per il portiere brasiliano si teme un mese di stop.

CAPITOLO DUE - Buffon tradisce la Juve alla 300a in bianconero

Doveva essere una festa, l'avversario, il Chievo di Di Carlo, doveva semplicemente essere la vittima designata per la celebrazione delle 300 presenze in bianconero di Gigi Buffon. E invece il numero uno della Nazionale si è visto costretto a raccogliere per ben tre volte il pallone dentro la sua porta nella partita interna della sua Juve contro il sorprendente Chievo di Pellissier. Tre gol subìti da Buffon sono una rarità, così come le incertezze dell'ex giocatore del Parma osservate contro i clivensi: e intanto l'Inter scappa...

CAPITOLO TRE - Rotto, zoppicante, ma sempre decisivo: Francesco Totti
Ci sono giocatori che anche se non al 100% della loro condizione vanno sempre schierati. Uno di questi è senza dubbio Francesco Totti, capitano e simbolo di una Roma che insegue, a cinque punti di distanza, il quarto posto del Genoa. La doppietta di Totti, e poco importa se arriva su calcio di rigore (perchè siamo dell'idea che bisogna sempe saperli tirare), permette ai giallorossi di superare all'Olimpico il Bologna di Mihajlovic dopo che Marazzina, che non segnava in Serie A dal 2004, aveva tenuto in bilico la sfida fino al quarto d'ora della ripresa

CAPITOLO QUATTRO - Primo gol in viola di Jo-Jo
Dopo undici mesi arriva finalmente il primo gol con la maglia della Fiorentina di Stevan Jovetic, talentuoso trequartista serbo arrivato in Italia nell'estate del 2008. E' sua infatti la rete del momentaneo 1-1, poi il solito Gilardino regalerà i tre punti alla formazione di Prandelli, all'Azzurri d'Italia contro l'Atalanta. Un gol su rigore: forse non proprio quello che Jovetic si aspettava come primo timbro in viola, ma tanto basta per iniziare.

CAPITOLO CINQUE - E se questo Cavani valesse Amauri...
Quando Amauri ha lasciato Palermo, erano in pochi quelli pronti a scommettere sull'esplosione di Edison Cavani. E' il momento, invece, di passare a riscuotere per tutti coloro i quali l'hanno fatto. Perchè l'attaccante uruguayano sta disputando una stagione fantastica: con Miccoli e Simplicio, il Palermo ha un attacco da quasi 30 gol (sono 29 al momento, 11 Cavani, 10 Miccoli e 8 Simplicio): davvero tanta roba.

CAPITOLO SEI - Torino: è notte fonda
Quattro sconfitte consecutive, appena 9 punti nel 2009 dove i granata hanno vinto solo una volta, in casa contro l'Udinese: questo il bilancio della società di Cairo che di uscire dalla crisi proprio non vuole saperne. Il ritorno del figlio prodigo Giancarlo Camolese non è servito: il momento nero del Torino continua. E il calendario (Milan, Fiorentina, Genoa, Napoli e Roma ancora da affrontare, più le sfide salvezza contro Siena e Bologna) rende tutto più complicato.

CAPITOLO SETTE - Motta, quanto sei forte! Palombo: prima doppietta in carriera
Forse ancor più che il principe Milito, il giocatore simbolo del Genoa di oggi è Thiago Motta. Da quando è arrivato il centrocampista brasiliano ha preso in mano con grandissima personalità il Grifone con giocate intelligenti, assist e quattro gol. Un acquisto indovinato e fortemente voluto dal presidente Preziosi cui vanno i nostri complimenti. L'ultima citazione della nostra rubrica è per Angelo Palombo, centrocampista e capitano della Sampdoria che contro il Napoli ha realizzato la prima doppietta della sua carriera: due sassate su punizione dalla distanza. Tanto è bastato per spaventare Navarro.

Andrea Tabacco / Eurosport
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