Champions League - Tra Manchester e Porto vince lo spettacolo

All'Old Trafford finisce 2-2 l'andata dei quarti di finale di Champions League. Match bellissimo, intenso e che resta vivo fino alla fine: Porto che domina a lungo e che alla fine strappa un meritatissimo pareggio in vista della gara di ritorno in programma settimana prossima al Do Dragao

Forse una delle più belle partite delle ultime edizione della Champions League. E' questo il primo pensiero che verrà a in mente a tutti i fortunati appasionati di calcio che hanno avuto la fortuna di assistere al match dell'Old Trafford tra Manchester United e Porto. Di fronte, per l'andata dei quarti di finale di Champions League, i campioni in carica guidati da Sir Alex Ferguson contro lo spauracchio lusitano, capace nel 2004 di elimare proprio i Red Devils agli ottavi quando ancora c'era un certo Josè Mourinho in panchina. Al mago scozzese dello United non è bastato eliminare lo Special One - ora all'Inter- nel turno precedente per scongiurare una nuova beffa da parte dei campioni in carica del Portogallo.
Il nuovo Porto targato Jesualdo Ferreira gioca una partita praticamente perfetta, producendo un calcio tanto efficace quanto spettacolare: nel primo tempo lo United viene letteralmente schiacciato dai lusitani che sbucano in continuazione dalle parti di van der Sar. Il portiere olandese è in serata di grazia ed evita il peggio in più occasioni ma dopo appena 4 minuti è già costretto a raccogliere la sfera dal fondo della rete dopo il chirurgico sinistro a giro di Rodriguez che raffredda l'Old Trafford. Non basta nemmeno l'assurdo - e sciagurato - errore di Bruno Alves a scuotere Ronaldo e compagni: Rooney ringrazia per il passaggio del centrale portoghese, supera Helton con un pallonetto, firma il momentaneo pareggio ma è tutto inutile (16'). Il Manchester è irriconoscibile: manovra lenta, poche idee in mezzo al campo, Rooney e Ronaldo isolati e difesa bucata in continuazione dal tridente portoghese che non lascia punti di riferimento ai centrali di Ferguson. Il pubblico inglese prova a incitare i propri beniamini ma ogni coro dell'Old Trafford viene strozzato sul nascere da un agghiacciante silenzio di paura per i ripetuti pericoli dalle parti di van der Sar. Si va al riposo sull'1-1, un risultato che va esageratamente stretto alla formazione di Jesualdo Ferreira.
Nella ripresa la musica cambia un po': i giocatori del Porto abbassano pressing e ritmo di gioco e lo United riesce con più frequenza a rendersi perisoloso. Il match resta comunque gradevole anche perchè con il passare dei minuti le due formazioni si allungano e non c'è un secondo di pausa. Ferguson si gioca le cartucce Giggs e Tevez: il gallese comincia a sfornare cross invitanti ma nè Rooney nè Ronaldo riescono a bucare l'ottimo e attento Helton. Cinque minuti al novantesimo, giocatori in campo esausti, soprattutto quelli del Porto che hanno evidentemente esaurito le batterie e risultato che non si vuole proprio sbloccare: pareggio inevitabile dunque? Assolutamente no. Su una rimessa laterale di Neville, Rooney si inventa un colpo di tacco volante da favola che libera al tiro Tevez - bravissimo nell'inserimento - che brucia Rolando e deposita in rete il gol del 2-1. L'Old Trafford può finalmente sciogliersi in un ruggito.
Ruggito che, però, si trasforma nuovamente in silenzio glaciale quando all'89' Mariano Gonzales (ex Palermo e Inter, ndr) infila van der Sar, fissa il risultato sul definitivo 2-2 e scrive un finale da urlo a una partita da antologia.
Risultato giusto, non giusto, poco importa. Alla fine i giocatori lusitani lasciano il campo tra gli applausi dei sostenitori del Manchester, consci di aver avuto la fortuna di assistere a una simile show. Questo è il calcio, questo è spettacolo, questo è sport. E alla fine, a nessuno importa che non ci sia un vincitore: questa sera, infatti, a trionfare è stato il calcio.

Alessandro Brunetti / Eurosport
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