Champions League - Chelsea-Liverpool di pura follia: 4-4!

I Blues vanno in semifinale dopo un ritorno incredibilmente ricco d'emozioni. Nel primo tempo vanno a segno Fabio Aurelio e Xabi Alonso. Nella ripresa i Blues vanno sul 3-2 con Drogba, Alex e Lampard, ma nel finale Lucas e Kuyt riportano avanti il Liverpool. Chiude tutto ancora Lampard all'89'


Una sfida tra Chelsea e Liverpool senza John Terry (squalificato) e Steven Gerrard (infortunato) rischia di essere poca cosa. Specie se all'andata i Blues si sono permessi di espugnare Anfield Road con un roboante 3-1. Ma così non è. I Reds scendono a Stamford Bridge sognando di poter ripetere la rimonta vista a Istanbul contro il Milan. Rafa Benitez rimpiazza il capitano con Lucas Leiva, passando a un 4-3-3 che tiene fuori dei giochi anche Riera. Guus Hiddink invece lascia intatti dieci undicesimi della formazione vista all'andata, con il solo Ricardo Carvalho al posto del già citato titolare.
Le sensazioni della vigilia, però, durano poco. Giusto il tempo di permettere all'inno della Champions League di suonare per la gioia dei tifosi Blues già pronti alla festa. Da lì in avanti (almeno sino al 45') il colore giusto è quello rosso. Perché il Liverpool mette in campo l'anima e qualcosa in più. Pressing asfissiante e rabbia. Più un errore marchiano di Cech. Al 19' Fabio Aurelio batte sul primo palo una punizione dalla destra sui 30 metri. Un tiro tanto preciso quanto lento. Peccato che Cech vada in uscita e si dimentichi di controllare la sfera. Ed è 1-0.
Il Liverpool si gasa, il Chelsea prende paura. Passano altri otto minuti e i Reds conquistano un calcio di rigore. Altra punizione di Fabio Aurelio e altro regalo, questa volta da parte di Ivanovic. L'eroe di Anfield Road trattiene ingenuamente Xabi Alonso. Ed è penalty. Dal dischetto va lo stesso spagnolo che spiazza Cech per il 2-0. Stamford Bridge è gelato, ma Hiddink si alza dalla panchina e sveglia i suoi con un grido dei più forti. Al 35' entra a sorpresa Anelka al posto di Kalou, che pure era sembrato il più attivo dei suoi. E i Blues quanto meno chiudono in avanti il primo tempo.
La ripresa è un'altra storia. Il Liverpool pare in grado di poter continuare a premere, ma al 51' succede qualcosa di incredibile. Anelka scappa sulla destra e crossa dal fondo. Un pallone innocuo sul quale Drogba si avventa come un rapace d'area autentico. La palla va sul primo palo e non sembra imparabile. Reina, però, conferma che non è serata per portieri e si fa anticipare. È gol, quello dell'1-2. Il Liverpool può solo sperare nei supplementari.
Eppure la speranza dura poco. Perché i Reds commettono troppi falli al limite dell'area. Sul primo Drogba fa gridare al gol, sul secondo Alex segna sul serio. Una bomba dai 35 metri che sorprende Reina con una traiettoria a giro (57'). Game, set and match, verrebbe da dire. Il Liverpool tarda a reagire, i Blues gestiscono il risultato e ci provano in contropiede. In pura ripartenza paiono mettere i titoli di coda (76'). Ballack recupera palla a Xabi Alonso, apre per Drogba che sfonda a sinistra e serve Lampard sul secondo palo. Per l'inglese è un gioco da ragazzi insaccare il 3-2 con cui sembra terminare il match.
Benitez abbocca e toglie Fernando Torres rimpiazzandolo con N'Gog. Sembra finita sul serio. Ma non è così. Perché nel giro di due minuti (tra 81' e 83') il Liverpool torna in avanti. Prima una preghiera di Lucas dai 30 metri viene esaudita da una deviazione di Essien sulla quale Cech ancora una volta non è reattivo. Poi un cross dalla sinistra di Riera viene fatto preda di Kuyt, che mette dentro di testa e rabbia il gol del 3-4.
Con sette minuti più recupero da giocare può succedere ancora di tutto. Drogba sfiora il gol, Lampard lo mette (89'). Anelka appoggia per l'inglese che, appena entrato in area, lascia partire un destro da biliardo. Doppio palo e 4-4. Il Liverpool si getta ancora in avanti, Essien salva sulla linea un tiro a botta sicura di Benyoun conseguente all'ennesima stecca di Cech. È l'ultima emozione.
La squadra di Hiddink accede alla semifinale, lì dove incontrerà il Barcellona. Il Liverpool riesce nell'impresa ma solo a metà e per il secondo anno di fila deve abbandonare la Champions per mano dei Blues, che mai erano riusciti in tale impresa con Mourinho in panchina. Con o senza il portoghese questa sfida è sempre speciale. Quella di questa sera lo è stata ancor più di sempre. Roba da non credere. Una partita talmente folle che è addirittura difficile credere che si sia giocata. Chelsea-Liverpool 4-4. Così è se vi pare...

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